È con grande piacere ed emozione che inauguriamo questa mostra dal titolo Les Italiens à Paris – de Boldini à Severini (1870 – 1930).
L’idea era nata diversi anni fa, quando la galleria Bottegantica si affermava come punto di riferimento a livello nazionale per la pittura dell’Ottocento italiano, e contemporaneamente si apriva la sede parigina della galleria Maurizio Nobile. I progetti già in corso, i numerosi impegni in mostre internazionali e il nutrito calendario di eventi nelle rispettive sedi hanno purtroppo impedito di vedere realizzato prima d’ora questo proposito che tanto ci stava a cuore.

L’occasione si è palesata quest’anno: in concomitanza con il Salon du Dessin e il grande richiamo di pubblico internazionale nella capitale francese, ci è sembrato il momento più propizio per dare visibilità a questa bellissima mostra.
La sfida è grande. Portare, o meglio riportare, i pittori italiani dell’800 a Parigi significa porre l’attenzione su un nutrito e talentuoso gruppo di artisti la cui memoria s’intesse – ed anche si smarrisce – con la grande storia della pittura europea.
A Parigi a quei tempi andavano tutti e tutti attingevano e si confrontavano con quelle novità che la Ville Lumière offriva. Le innovazioni di quell’ambiente vivace e all’avanguardia innestate sulla solida tradizione italiana, di cui si facevano portavoce i nostri connazionali, raggiunsero esiti mirabili ed emozionanti, dei quali l’esposizione vuole dar conto, anche se solo parzialmente.

Per ovvie ragioni infatti siamo stati costretti a fare alcune scelte temporali e una attenta selezione di autori e di opere. Non poteva mancare Boldini, considerato il ritrattista delle donne che ha saputo creare attorno all’universo femminile un immaginario ancor oggi indimenticato, ma anche Corcos, del quale è riemersa da una collezione privata un’opera nota sinora solo tramite fotografia acquerellata e fotoincisione, il napoletano Mancini, attento narratore di una realtà più emarginata e densa di implicazioni emotive, Zandomeneghi, raffinato interprete dei moti dell’animo, fino ad arrivare allo strepitoso Gino Severini considerato il “più francese degli italiani”.

A Stefano Bosi di Bottegantica spetta la redazione del catalogo; a lui vanno i nostri ringraziamenti più sinceri per aver condotto con passione e intelligenza un lavoro di ricostruzione critica che permetterà al collezionista e al conoscitore di disporre di informazioni scientifiche e curiosità sulle opere e gli artisti.
Allo staff della galleria ospitante, Maurizio Nobile, spetta il coordinamento tecnico della mostra.

Maurizio Nobile
Galleria Maurizio Nobile

Enzo Savoia
Bottegantica