Federico ROSSANO

Nato a Napoli il 31 agosto 1835, frequenta per un breve periodo il Regio Istituto di Belle Arti, dal quale si allontana presto, preferendo lo studio del paesaggio dal vero, nel solco della tradizione di Giacinto Gigante. Nei primi anni Sessanta frequenta gli artisti della cosiddetta “Scuola di Resina”, promotori di una pittura antiaccademica, eseguita en plein air, in cui la veduta è ricondotta ai suoi valori essenziali. Gli esiti di questa svolta si registrano a partire dalla Promotrice napoletana del 1863, con il dipinto Campo di grano. Partecipa alle successive edizioni del 1864 (Marina),del 1866 (Dintorni della Lombardia e Castagneto nei dintorni di Lucca), del 1869 (Dopo il cattivo tempo), del 1871 (Dintorni d’Ischia), del 1873 (Bosco di Portici), del 1874 (Marina d’Ischia), e del 1875 (Dopo la pioggia, Dintorni di Bougival, Bosco di Portici e Dintorni del Vesuvio).

Nel 1871 stipula un contratto con il mercante F. Reitlinger, mentre tra il 1872 e il 1877 collabora con il mercante parigino Adolphe Goupil. Questi gli acquista dieci dipinti, fra cui Marchéauxbestiauxenvirons de Naples premiato all’Esposizione Universale di Vienna del 1873 con la medaglia di seconda classe. Il dipinto piace a Goupil al punto da spingerlo a realizzarne una replica di dimensioni più contenute, così come altri paesaggi animati da numerose figure, per assecondare i gusti del pubblico. Da questi condizionamenti l’artista si allontana nel 1876, anno del suo trasferimento a Parigi, dove risiede fino al 1892. Qui, grazie a Giuseppe De Nittis, conosce i fratelli Gouncourt, Emile Zola, Edgar Degas e Edouard Manet. Riceve inoltre l’appoggio economico del gallerista Georges Pétit e dello scrittore JulesClaretie. Negli stessi anni approfondisce la sua ricerca del vero attraverso la lezione dei paesaggisti della Scuola di Barbizon e dell’ultimo Corot, di cui apprezzava l’uso per le tinte soffuse, indagate in tutte le variazioni tonali, ora grigie, ora brune, ora rossastre. Apprezza inoltre l’opera di Camille Pissaro con cui si reca a dipingere nelle valli di Auvers e di Montretout, nel bosco di Merielle e di Bruy e sulle rive della Senna. I risultati di queste gite sono regolarmente inviati ai Salons parigini, dove l’artista è presente per la prima volta nel 1876. E’ inoltre invitato a partecipare alle Esposizioni Universali del 1878 e del 1889, sia in qualità di espositore che di giudice. Ormai affermato sul mercato francese, nel 1889 organizza a Parigi una sua personale. Nel 1892 fa ritorno a Napoli: tre anni dopo assume la cattedra di pittura al Regio Istituto di Belle Arti, che mantiene fino al 1902.Parallelamente riprende ad esporre sia alle Promotrici napoletane – con Effetto di neve nel 1894 e Dintorni di Aversa nel 1897 – sia alle mostre nazionali.

Muore il 15 maggio 1912.

wp_167713