Pompeo MARIANI

Pompeo Mariani nasce a Monza il 9 settembre 1857 da Martino e Giulia Bianchi, sorella del celebre pittore Mosè. Concluso il ginnasio, è avviato dal padre alla carriera bancaria presso la banca Cavagliani e Oneto di Milano. Qui conosce Aldo Noseda che lo introduce nei circoli culturali e artistici del tempo, dove stringe amicizia con i letterati Arrigo Boito, Gaetano Braga e Luigi Gualdo, e i pittori pittori Luigi Conconi e Vincenzo Bignami. In questo periodo si appassiona alla musica e alla pittura, mostrando una particolare propensione per il disegno caricaturale. Nel 1878 una caricatura che ritrae il suo direttore gli costa il posto di lavoro, constringendolo a rientrare a Monza. Pochi mesi dopo è di nuovo a Milano, spinto dal desiderio di intraprendere la carriera artistica: grazie all’amico Uberto Dell’Orto entra nell’atelier del pittore Eleuterio Pagliano, che lo introduce allo studio dell’anatomia e delle tecniche artistiche, e lo invita a dipingere en plein air. Sempre nel 1878 prende parte ad alcune escursioni alpine sul Gottardo, esponendo più tardi alla Promotrice di Torino una serie di vedute di alta montagna, fra cui il Passo del Lysion (1880). Nel gennaio 1881 – insieme a Dell’Orto e a Sallustio Fornara – compie un viaggio al Cairo, in Egitto, dove realizza una nutrita serie di disegni, schizzi e tavolette. Nel mese di aprile, una lesione a un occhio provocata da una tempesta di sabbia lo costringe a rientrare in patria. Le opere eseguite in questo periodo – molte delle quali eleborate partendo dagli studi condotti in Egitto – sono presentate all’Esposizione di Belle Arti di Milano (1881 e 1882), di Roma (1883) e alla Mostra Internazionale di Nizza (1883), dove sono subito vendute ad acquirenti perlopiù stranieri. Nell’estate del 1883 è a Genova, ospite della sorella Anna nel Palazzo Doria, prospiciente il porto: ha origine una straordinaria serie di vedute dello scalo marittimo, tra cui il Saluto del sol morente, vincitore nel 1884 del Premio Principe Umberto. A Genova si aggiorna inoltre sulla pittura olandese tramite il mercante parigino Adolphe Goupil, che dal 1885 inizia ad acquistargli numerose opere. Nello stesso anno espone al Salon de société des artistes français di Parigi alcune opere di soggetto egiziano e delle marine con le quali vince una medaglia d’oro. Partecipa inoltre all’Esposizione Internazionale di Londra con La notte nel porto di Genova, che è premiato con una medaglia d’argento. Nel 1886 il quadro Acqua salsa riceve un analogo premio alla Mostra Internazionale di Liverpool, mentre due anni dopo Lacrime d’addio vince la medaglia d’oro alla Internationalle Kustaustellung di Monaco. Nel 1889 si reca a Roma per dipingere il ritratto del re Umberto I per la Cappella Palatina di Palermo, e invia all’Esposizione Universale di Parigi Acqua a catinelle e Cantuccio di primavera, con il quale ottiene una menzione d’onore. Nel 1891 èa Gignese, nei pressi del Lago Maggiore, dove esegue alcuni paesaggi en plein air. Tra l’agosto e l’ottobre del 1892 è di nuovo a Genova per seguire le feste colombiane, da cui ricava spunti per una serie di opere di grande dimensione, presentate in seguito a varie esposizioni. Nel 1898 si reca a Bordighera, località da lui frequentata fin dal 1889 e nella quale si trasferirà definitivamente nel 1908. Da qui raggiunge spesso Montecarlo, attratto dalla vita mondana ed elegante del suo casinò, che si diverte a ritrarre in tele di vario formato, destinate a una straordinaria fortuna commerciale. Nel 1910 partecipa al Salon d’Automne, mentre nel 1919 esegue il ritratto della regina Margherita di Savoia.

Muore a Bordighera il 25 gennaio 1925.

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